A causa dell’elevata temperatura e dell’aumento dell’esposizione ai raggi solari, l’estate rappresenta il periodo dell’anno in cui possono insorgere diversi disturbi oculari, che vanno da semplici fastidi a patologie ben più gravi.
La più frequente disfunzione è legata all’eccessiva evaporazione del film lacrimale, che provoca una disidratazione della superficie oculare con conseguente esposizione della congiuntiva e della cornea e comparsa di occhio rosso, prurito, sensazione di corpo estraneo, fino alla vera e propria cheratite punctata. Il caldo esterno e il conseguente desiderio di trovare ristoro in ambienti secchi e climatizzati (nella propria abitazione, sul luogo di lavoro, in automobile e nei luoghi di svago), uniti a un aumento della disidratazione, accentuano di molto questi disturbi in special modo nei soggetti che fanno uso di videoterminali o che hanno già di base una tendenza all’occhio secco. Inoltre, con l’arrivo della bella stagione, aumenta il tempo che si trascorre all’aria aperta e di conseguenza l’esposizione oculare a pollini, sabbia e vento; da annotare anche che nei mesi estivi vi è un uso più intensivo delle lenti a contatto, sia per comodità sia per le attività sportive. Questi e altri fattori rendono ragione del fatto che, specialmente in estate, sia consigliabile l’instillazione di lacrime artificiali al fine di lubrificare la superficie oculare reintegrandone sia la parte lipidica sia lo strato acquoso; in commercio vi sono innumerevoli tipologie di sostituti lacrimali che si adattano a più o meno tutte le esigenze e in generale sono da preferirsi quelli senza conservanti, in contenitori mono o multidose, e ne si consiglia un utilizzo frequente durante tutto l’arco della giornata.
L’esposizione ai raggi solari, in particolare alle radiazioni ultraviolette UVA e UVB, può essere un pericolo sia per la superficie oculare sia, soprattutto, per il cristallino e per la retina. Se da un lato non basta una settimana di esposizione ai raggi UV durante una vacanza estiva per creare un danno permanente alla vista, dall’altro è bene proteggere gli occhi con la giusta schermatura (occhiali da sole) per prevenire la futura insorgenza di una cataratta precoce e di una maculopatia; in particolare se ci si espone a radiazioni molto forti, come avviene ad alta quota, o in presenza di importante riverbero al mare o sulla neve. In Italia, purtroppo, l’occhiale da sole sembra essere considerato un accessorio superfluo e poco utilizzato: si stima infatti che meno del 15% della popolazione ne faccia un uso abituale, mentre oltre il 30% non li indossi quasi mai; dato ancora più evidente nelle categorie a rischio dove solo l’11% dei bambini e il 10% delle persone sopra i 55 anni proteggono gli occhi con regolarità.

Come scegliere un occhiale da sole
- Rivolgersi sempre a un centro ottico specializzato.
- Assicurarsi che abbia il marchio CE: certifica che le lenti lascino passare non più del 5% dei raggi UV.
- Si deve inserire nelle lenti la correzione completa del proprio vizio refrattivo (miopia, ipermetropia e astigmatismo).
- Dotarsi preferibilmente di lenti di colore differente a seconda del proprio difetto visivo: marrone se si è miopi e grigio-verde per gli ipermetropi.
- Bisogna tenere conto del potere filtrante della luce da parte della lente: vi sono in commercio 5 categorie di riduzione della luminosità, dalla 0 che lascia passare più luce (consigliata solo in ambienti interni) alla 4 che ne lascia passare meno del 7% (da usarsi solo in condizioni di luce molto forte e generalmente non adatta alla guida). Di norma le classi 2 e 3 sono le più consigliate e utilizzate dalla maggior parte delle persone.
- Sono da preferirsi montature con lenti più grandi, ben aderenti al naso e che offrono minor spazio alla luce per colpire direttamente l’occhio.
- Se si praticano sport acquatici o in presenza di importanti riflessi sono da preferirsi le lenti polarizzate.
- Prendere in considerazione le lenti fotocromatiche (che si scuriscono e schiariscono autonomamente a seconda delle condizioni di luminosità) che offrono il vantaggio di non doversi portare appresso due paia di occhiali. Lenti però poco adatte alla guida perché tendono a schiarirsi all’interno dell’autovettura, dato che il parabrezza filtra la quasi totalità dei raggi UV.
Prevenire la disidratazione
La disidratazione e l’innalzamento della temperatura corporea nei mesi estivi rappresentano, insieme ai traumi e all’invecchiamento, le cause principali del distacco del corpo vitreo dalla retina: la sostanza gelatinosa che riempie i due terzi posteriori dell’occhio (vitreo) perde parte della sua componente acquosa e collassa separandosi dalla retina. Questo evento acuto viene avvertito dal paziente con la comparsa o l’incremento di corpi mobili nel campo visivo (mosche volanti) e, quando il vitreo mantiene delle aderenze con la superficie retinica, crea una trazione che induce uno stimolo visivo luminoso (fotopsie: lampi di luce). Il distacco del corpo vitreo rappresenta un fenomeno irreversibile, decisamente fastidioso soprattutto nei primi periodi e necessita di controlli oculistici periodici per escludere lesioni alla retina come fori, lacerazioni e distacchi. In estate quindi è bene occuparsi anche del benessere dei propri occhi, sottoponendosi alla visita oculistica periodica di controllo, lubrificando frequentemente la superficie oculare, schermando adeguatamente i propri occhi e quelli dei bambini con gli occhiali da sole e mettendo in atto quei comportamenti volti a evitare la perdita di liquidi e di sali minerali.
Si consiglia quindi di:
- Idratare l’organismo aumentando l’introduzione di acqua: almeno 1,5 litri al giorno o più di quanta se ne beva già.
- Consumare molta frutta: l’azione fisiologica della frutta estiva è infatti importantissima, perché idrata l’organismo, lo arricchisce di vitamine indispensabili, come la vitamina C, la vitamina A e vitamina E e dispensa minerali e acidi preziosi.
- Aumentare il consumo di verdura: specialmente quella a foglia verde (ricca di luteina e vitamine antiossidanti) come spinaci, cavolo riccio, broccoli, prezzemolo ecc.
- Implementare, se ce ne fosse bisogno, l’assunzione di sali minerali, vitamine e antiossidanti mediante integratori alimentari mirati alle proprie esigenze.