Disfunzioni della tiroide e salute orale

A Doctor Performing Physical Exam Palpation Of The Thyroid Gland

Sia l’ipotiroidismo che l’ipertiroidismo hanno un impatto sullo stato di salute orale. Oltre a una maggiore suscettibilità alla carie e cattive condizioni di salute parodontale, sono state anche rilevate altre manifestazioni orali quali macroglossia, morso aperto e cambiamenti nel percorso di eruzione dei denti

La tiroide è una piccola ghiandola posta nella parte anteriore del collo alla base della gola. Tale ghiandola controlla molte e importanti funzioni dell’organismo attraverso la produzione degli ormoni tiroidei: tiroxina (T4) e triiodiotironina (T3). La produzione degli ormoni tiroidei è, a sua volta, controllata dall’ormone tireostimolante (TSH) secreto dall’ipofisi, una ghiandola posta all’interno del cranio.  La disfunzione tiroidea è la seconda malattia più comune del sistema endocrino, che può colpire qualsiasi individuo a qualunque età e interessa circa il 20% della popolazione nazionale. Gli ormoni tiroidei regolano numerose funzioni dell’organismo, tra cui la respirazione, il battito cardiaco, la temperatura corporea, lo sviluppo del sistema nervoso centrale e la crescita corporea. Anche lo sviluppo della cavità orale può essere influenzato da un eccesso o una carenza degli ormoni tiroidei. Quando la tiroide funziona poco e quindi le concentrazioni nel sangue degli ormoni tiroidei (T3 e T4) sono piuttosto basse si parla di “ipotiroidismo”.

La malattia parodontale negli adulti

A livello dentale gli adulti ipotiroidei possono presentare la malattia parodontale. Con il termine di malattia parodontale si intende il processo infiammatorio che colpisce il tessuto di sostegno del dente. I segni tipici di tale malattia sono il sanguinamento gengivale e la mobilità dentale.  Questi soggetti devono avere un’accurata igiene orale e devono sottoporsi a controlli periodici dal proprio dentista per evitare che tale situazione si instauri o peggiori in tempi rapidi con gravi conseguenze a livello della cavità orale come la perdita dei denti. L’utilizzo di dentifrici appositi per proteggere le gengive, collutori e filo interdentale sono delle armi vincenti per arrestare o quantomeno rallentare la malattia parodontale.

Ipotiroidismo nei bambini

A livello odontoiatrico i bambini che presentano ipotiroidismo dalla nascita possono manifestare un ritardato sviluppo dei denti, macroglossia e maloocclusione. Nella fase di permuta dei denti, man mano che il dente permanente si sviluppa nell’osso, “spinge” sulla radice del dente da latte che sta sopra, e così facendo la radice del dente da latte si riassorbe finché il dentino non inizia e dondolare e cade per permettere la corretta fuoriuscita del nuovo dente. Nei bambini ipotiroidei questo processo è più lento o subisce delle alterazioni, per cui la permanenza dei denti decidui può perdurare anche fino all’età adulta, pur essendoci il dente permanente corrispettivo sottostante. I denti permanenti perdono la spinta eruttiva e rimangono ritenuti nell’osso sottostante. È opportuno, quindi, provvedere alla rimozione dei denti decidui per favorire l’uscita dei permanenti nei tempi di permuta corretti. Un altro aspetto che interessa i pazienti ipotiroidei a livello odontoiatrico è la macroglossia, una condizione caratterizzata da un eccessivo e diffuso ingrossamento della lingua. Se l’aumento della lingua è particolarmente rilevante può comportare difficoltà di linguaggio, di masticazione e respiratorie che possono ripercuotersi anche nel sonno.

La posizione che assumono i denti in bocca è determinata dall’equilibrio tra la spinta della lingua, della muscolatura delle labbra e delle guance e dalla posizione dei denti con cui vanno a contatto. Tale equilibrio in questi pazienti viene meno e un aspetto tipico è l’open bite anteriore, ossia un’alterazione del contatto fra l’arcata superiore e quella inferiore dei denti. Tale situazione è dovuta all’interposizione della lingua che, essendo di grosse dimensioni, si colloca tra i denti impedendone il contatto e causando una crescita anomala delle ossa. Pertanto è da sottolineare quanto sia importante una diagnosi svolta il più precocemente possibile, fin dalla primissima infanzia, perché se si interviene correttamente in questi bambini si può favorire una crescita equilibrata di tutto il sistema composto da denti, muscoli e ossa. I soggetti con macroglossia spesso dormono anche a bocca aperta, condizione favorevole all’instaurarsi di un ambiente orale più acido, che rende una più facile erosione dello smalto dentale e quindi una maggior predisposizione allo sviluppo della carie. La terapia della macroglossia va valutata quindi da caso a caso e quando non si ottengono risultati soddisfacenti dall’assunzione di farmaci, può essere necessario ricorrere all’intervento chirurgico. Il trattamento dell’ipotiroidismo si fonda sul recupero dell’attività funzionale della tiroide, attraverso l’assunzione quotidiana di tiroxina sintetica.

L’ipertiroidismo invece è causato da eccessiva produzione di ormoni tiroidei. Il soggetto che ne viene colpito sviluppa molto spesso alterazioni importanti a carico del metabolismo, del sistema nervoso e del cuore. Il paziente ipertiroideo può presentare una serie di sintomi quali nervosismo, ansia, iperattività, perdita di peso, battito cardiaco rapido o irregolare. A livello odontoiatrico negli ipertiroidei, invece, la comparsa dei denti è anticipata e ci può essere un’osteoporosi della mandibola e della mascella, le ossa nelle quali sono inseriti i denti. La permuta precoce rappresenta un problema qualora le ossa dei bambini non fossero ancora ben sviluppate per accogliere i denti permanenti. Si può quindi riscontrare affollamento che rende più difficili le quotidiane manovre di igiene orale.  L’osteoporosi che può interessare anche le ossa mascellari è una patologia molto diffusa nelle persone di età avanzata e si contraddistingue per la perdita di tessuto osseo che risulta “poroso”. La conseguenza principale di questa perdita è la maggiore probabilità di fratture ossee e la difficoltà di ripristinare l’osso stesso. Il tessuto osseo quotidianamente viene distrutto e ricostruito, ma questa ricostruzione diminuisce con l’età.

Nell’ipertiroidismo la produzione eccessiva di ormoni tiroidei comporta una distruzione anomala ed eccessiva della massa ossea. Tale situazione è aggravata dal fatto che l’ipertiroidismo colpisce già in giovane età, nella fase in cui la produzione ossea dovrebbe essere maggiore. Quest’alterazione è dovuta a un’accelerazione del metabolismo causato dalla produzione eccessiva di T3 e T4 e una produzione bassa di TSH, che hanno come conseguenza una non corretta assimilazione dei vari nutrienti ingeriti con il cibo, tra i quali il calcio, che in tale patologia non viene metabolizzato, ma viene eliminato con le urine senza fissarsi alle ossa. Di conseguenza, a una distruzione eccessiva di tessuto osseo corrisponde una produzione di nuovo tessuto molto ridotta, ciò con il tempo porta a una perdita notevole di tessuto osseo che porta a parodontopatie molto gravi e il rischio di fratturare le ossa mascellari anche in seguito a banali manovre di chirurgia orale o traumi che interessano il distretto facciale. Essendo una perdita non dovuta a una cattiva alimentazione, non è possibile correggere quest’ultima per evitare la perdita di tessuto; altrettanto inutile è l’assunzione di calcio tramite farmaci, perché nell’ipertiroidismo il calcio non viene assimilato ma eliminato tramite le urine. Per contenere il problema occorre invece curare la patologia primaria, ovvero l’ipertiroidismo e mantenere nel tempo i livelli ormonali in una situazione di normalità. La terapia è costituita principalmente da farmaci che rallentano il funzionamento tiroideo, ma dipende dalla causa dell’ipertiroidismo, dall’età del paziente e dalla gravità delle manifestazioni cliniche. In alcuni casi bisogna ricorrere a un intervento chirurgico, con il quale viene asportata parte della ghiandola tiroidea.