Arrossamento e desquamazione caratterizzano ila dermatite seborroica, disturbo molto diffuso che può creare disagio per la fastidiosa sensazione di prurito e imbarazzo quando si sviluppa su parti del corpo visibili. La terapia dipende dal tipo di pelle e dall’eventuale presenza dei sintomi in zone diverse dal cuoio capelluto
La dermatite seborroica è una malattia cronica recidivante che colpisce principalmente il cuoio capelluto, ma che può presentarsi in tutte le zone della cute ricche di ghiandole sebacee (regione sternale, sopracciglia, orecchie, lati del naso, inguine, scroto e ascelle. Può interessare anche il cuoio capelluto dei neonati, dando origine alla condizione nota come crosta lattea che, nella maggior parte dei casi, scompare entro il primo anno di vita non appena il bambino si “libera” degli ormoni materni assorbiti durante la gestazione.
L’insorgenza della dermatite seborroica può essere attribuita a una iperreattività delle ghiandole sebacee con conseguente alterazione della composizione del loro secreto. Questo comporta la proliferazione di un fungo, noto come Malassezia furfur (Pityrosporum ovale), che è naturalmente presente sulla cute senza causare problemi, ma che in questi casi provoca irritazione della pelle. Per questo motivo, risulta molto difficile eradicare definitivamente il disturbo.
Cause della dermatite seborroica
Tra le possibili cause sono inoltre coinvolte la predisposizione genetica e le patologie a carico del sistema immunitario.
Lo stress e l’affaticamento possono scatenare l’episodio di dermatite o farlo peggiorare. Infatti lo stress fa accelerare tutte le normali funzioni dell’organismo e, quindi, induce anche le ghiandole della pelle a produrre più sebo. Anche l’alcol e i cibi piccanti facilitano la comparsa o la ricaduta della dermatite, causando vasodilatazione che favorisce l’irritazione della pelle.
Al contrario, tutti i cibi che non dilatano i vasi capillari e favoriscono l’idratazione, come frutta e verdura fresche, sono utili nel contrastare l’iperseborrea e i sintomi della dermatite seborroica.
In particolare poi, altamente indicati per prevenire e attenuare la malattia, sono gli alimenti o integratori a base di biotina, vitamina che contribuisce a controllare il metabolismo dei grassi: ne sono ricchi, per esempio, latte vaccino, carne e soprattutto fegato di bue, cavoli, carote, pomodori e cereali integrali.
Come si manifesta e come si cura la dermatite seborroica
La zona interessata da dermatite seborroica è caratterizzata da arrossamento e desquamazione, associati a una fastidiosa sensazione di prurito. Si ha la formazione di squame irregolari giallastre o biancastre (forfora) o di croste spesse. I capelli perdono la loro naturale bellezza, la lucentezza diminuisce e diventano oleosi.
Tale patologia non ha alcuna conseguenza sullo stato di salute del paziente, ma può metterlo a disagio e creare imbarazzo quando si sviluppa su parti del corpo visibili, per questo è utile rivolgersi allo specialista dermatologo per intraprendere una terapia, che dipende dal tipo di pelle, dalla gravità del disturbo e dall’eventuale presenza dei sintomi in zone diverse dal cuoio capelluto.
Le creme e le lozioni da applicare sulle zone colpite e gli shampoo medicati sono le basi della terapia.
È consigliabile evitare l’utilizzo di saponi e detergenti aggressivi: non eliminano le lesioni, al contrario fanno reagire la cute che così produce ancora più sebo. È molto importante invece detergersi con prodotti appositi e delicati.
L’esposizione al sole è una delle più potenti cure naturali contro le riacutizzazioni della dermatite seborroica, grazie all’attività antinfiammatoria delle radiazioni solari; l’importante è esporsi senza esagerare per non rischiare scottature e utilizzando sempre una crema con filtro anti-raggi UvA e UvB. Nei casi molto gravi è consigliata una duplice terapia, applicando perciò formulazioni topiche e assumendo per bocca farmaci specifici antimicotici.
Come curare il cuoio capelluto
Per contrastare la dermatite seborroica si consiglia l’utilizzo di prodotti specifici per capelli, che esercitano la propria azione inibendo la proliferazione della Malassezia e che contengono principi attivi volti a disinfiammare la zona interessata. Tra i principi attivi più utilizzati si ricordano: acido salicilico (che serve per far staccare le squame dal cuoio capelluto), zinco, catrame di carbone, selenio. Per i casi di dermatite seborroica particolarmente aggressiva, possono essere prescritti shampoo o lozioni più potenti, formulati con corticosteroidi (idrocortisone e betametasone), antimicotici (chetoconazolo, ciclopiroxolamina, terbinafina) o sostanze immunomodulatrici. Questi prodotti vanno distribuiti sul cuoio capelluto in piccole dosi, massaggiando energicamente e lasciandoli in posa 5-15 minuti in media.
Come curare la pelle del viso
La pelle del viso va lavata mattino e sera usando detergenti a pH neutro, 5 o 6, meglio se a base di glicerina, proteine della seta o collagene. L’acqua dura, particolarmente ricca di sali minerali, secca la pelle, irritandola, in modo particolare se si soffre di dermatite seborroica; in questo caso è bene usare un’acqua oligominerale (acque termali) a basso contenuto di sali. A oggi le terapie più utilizzate per combattere la dermatite seborroica sono a base di cortisonici, che nelle prime applicazioni assicurano una rapida diminuzione dell’infiammazione e alleviano i sintomi. In generale sono consigliati per uso occasionale e di breve periodo, perché il cortisone, a lungo andare, diminuisce le difese immunitarie della pelle e causa effetti collaterali quali atrofia, aumento dei capillari e irsutismo. Le ricerche e l’esperienza clinica indicano che gli inibitori della calcineurina (tacrolimus e il pimecrolimus) sono efficaci come i farmaci antimicotici e i corticosteroidi, senza però gli effetti collaterali di questi ultimi, per cui sono sicuramente un’ottima scelta terapeutica per il viso. Per il viso ha dimostrato una buona efficacia e tollerabilità l’applicazione mattina e sera di creme a base di alukina, che cura le lesioni e riduce la frequenza delle ricadute bloccando la proliferazione di Malassezia e ricreando le condizioni di un normale funzionamento della pelle. Nel medicamento agiscono diverse sostanze, tutte di origine naturale: l’allume di rocca, un prodotto di origine vulcanica, con azione antisettica, antibatterica e depurativa; l’acido glicirretico, derivato dalla liquirizia, che restringe i capillari sanguigni dilatati; infine, il retinolo che facilita il ricambio cellulare rendendo più rapida la sostituzione delle cellule morte con quelle sane.